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SE NON DIVENTERETE COME I BAMBINI (presenti nel presente, qui ed ora), NON ENTRERETE NEL REGNO DEI CIELI (la consapevolezza) - Gesù di Nazareth -

Il Caos e l'Entropia

TUTTO L'ORDINE UNIVERSALE VIENE DAL CAOS
In tutti i racconti della creazione a regnare inizialmente è il CAOS ... La Bibbia dice: "La terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano il caos" ... Il Caos è YIN senza di lui non ci sarebbe la spinta all'Ordine Yang. Così da Caos, essere impersonale privo di intelligenza che incarna il disordine assoluto ed indistinto, emerge per primo Eros "che spezza le membra" (Eros inteso come forza spirituale pensante e non quella volitiva passionale che scocca frecce innamorate), la spinta generatrice, che stimola Caos a generare a sua volta altri déi. Quindi non vi meravigliate se Eros, l'Amore sorge sempre dal Caos, dalla pazzia, dall'irrazionale, è la spinta creatrice IMPERSONALE che rende tutto personale, è la forza irrazionale che dà senso e ragione a tutto, l'amore l'unica cosa insensata che da senso ad ogni realtà. L'amore come il caos sono istinti, passioni, forze che non sono inizialmente nè positive nè negative, sta a noi indirizzarle verso le giuste polarità e tenerle in equilibrio, sono le due prime potenze (yin-yang) di ogni essere in creazione. Da Caos ed Eros sorge la Dea Gaia: La Terra Madre.


IL CAOS PRIMORDIALE 
In tutti i racconti della creazione a regnare inizialmente è il CAOS ... La Bibbia dice: "la terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano il caos" ... Il mito della creazione greca di Pelagio dice: "In principio, Eurymone, la Dea di tutte le cose, sorse nuda dal Caos" ... La teogonia di Esiodo dice: "Dunque, per primo fu il Chaos, e poi Gaia dall'ampio petto, sede sicura per sempre di tutti gli immortali che tengono le vette dell'Olimpo nevoso". Il termine greco antico "Chaos", nella sua etimologia, significa: fenditura, burrone, fessura = Vulva, quindi simbolicamente "abisso" dove sono "tenebrosità, oscurità". Infatti tutti noi veniamo dalla Vulva, dal grembo della terra, per di più considerando che originariamente la parola "caos" non aveva l'attuale connotazione di "disordine", il termine greco antico "Chaos" viene reso come "Spazio beante", "Spazio aperto", il vuoto o culla degli uomini e degli dei.


CAOS, LA DEA DELLA NATURA
Nella natura regna il caos, tutto tende al disordine, l'entropia. Se lasci un giardino senza cura in poco tempo l'erbaccia lo invade; se non dipingi e curi un muro si sgretola, se non ti lavi per qualche giorno gli odori sgradevoli ti assalgono il corpo. Tutto scorre verso il Caos, è la negatività la forza di attrazione che domina nella natura. Se ti avvicini ad uno che ha il raffreddore te lo attacca, ma non ti guarisci se abbracci uno pieno di salute, il male vien da solo mentre il bene va conquistato: se ari un campo forse cresce il grano, se lo lasci andare di sicuro vengono i pruni. La LOTTA che noi facciamo contro questa legge del Caos la chiamiamo ORDINE, una lotta persa comunque perchè anche se lottiamo tutta la vita, questa stessa vita ogni giorno muore e alla fine ad attenderci sarà la Morte, il Caos della vita.




IL LOGOS COME CAOS O VENTRE DI CREAZIONE
Nella Bibbia come nella teogonia di Esiodo, in principio ci fu il Logos o il Caos. Il logos greco è il pensiero (il Verbo) il Cristo, il principio primordiale delle cose, quindi la ragione verità o luce, sorgente, l'archetipo. Lo stesso significato del mito quando parla di Caos, non è da intendersi col significato moderno di disordine, bensì "Spazio beante", "Spazio aperto", "Voragine", e simbolicamente è l'Abisso dove è la "tenebrosità... è la Vulva dove tutto ha origine (l'abbiamo spiegato altrove). Il greco chaos deriva da una forma più antica che corrisponde al latino cavus dai cui l'italiano cavo. Si è poi passati dal significato di «spazio vuoto» a quello di massa disordinata, indistinta: il caos è quanto esisteva, per la mitologia greca, all'origine di tutto, prima degli dei e del mondo. Il Logos o Caos quindi corrisponde perfettamente nella natura al Grembo.


CAOS... LA PERFEZIONE DEL DISORDINE
La parola Caos vien sempre percepita nella sua valenza negativa, cioè disordine quindi imperfezione. In realtà, come tutte le cose, ha una valenza anche positiva, una connotazione davvero sorprendente in cui il Caos, visto come la somma potenzialità di un punto concentrato di totalità, è perfetto e quindi generatore di una creazione. Basta pensare nello spazio quando nasce una stella: nasce da un'esplosione dove la densità è al culmine del Caos. Basta pensare al modo in cui alcune persone hanno la loro scrivania: sembra un caos ma loro vi ci muovono perfettamente, se provi ad ordinarla loro si perdono; il laboratorio di alcuni artisti è un caos per chi non vi sa creare, per loro sono un ordine caotico perfetto. E' dal Caos che nasce il senso dell'Ordine, il moto di mettere a posto le cose (simmetria) che noi chiamiamo perfezione. Ma se andiamo oltre il Caos la visuale cambia in modo caotico ma perfetto: senza il Caos non sarebbe possibile alcuna perfezione, non esisterebbe l'ordine appunto che vive dal Caos contro cui lotta in continuazione.

SIMMETRIA ED ASIMMETRIA
Per noi il Caos è asimmetrico, disordine, imperfezione, mentre il suo contrario, cioè, la simmetria è perfezione, ordine, armonia. Infatti quando vediamo un tavolo quadrato, con le gambe ben tornite e tutto inchiodato pensiamo che sia stato fatto da qualcuno, qualcuno che ha pensato a quel ordine, a quel composto di angoli ed armonie, da ciò deduciamo un creatore (il falegname). Quando invece guardiamo una roccia spigolosa e ruvida crediamo che sia un caso, non vediamo armonia, invece dentro quella roccia ci sono gli atomi composti in maniera perfetta, ordinata, che lo tengono insieme in maniera compatta, quindi c'è della simmetria dentro quella roccia asimmetrica e questo deduce un creatore di quella roccia. Lo stesso quindi si dica per il Caos: è un composto asimmetrico perfetto che include la massima potenzialità di creazione.



GLI DEI ERANO SOGGETTI AL CAOS

In principio era il Caos, cioè un miscuglio universale e disordinato della materia, una forma indefinibile e indescrivibile che racchiudeva cielo, mare e terra. Il Caos era comunque una divinità capace di generare e la maggior parte dei figli del Caos furono divinità enigmatiche, cieche e capricciose. Ne nacquero anzitutto il Destino o Fato, divinità ora benigna ora ostile, potentissima e inesorabile, a cui tutte le divinità erano sottomesse e a cui tutti dovevano obbedire. Niente poteva cambiare i suoi decreti. Il Caos quindi in quanto manifestazione primordiale della materia è la legge universale dell'Essere e chi lotta contro il Caos apparentemente può creare un mondo ordinato, una morale divina, un meccanismo tecnologico perfetto, ma è condannato a non vedere l'origine primordiale dell'Essere, perchè va contro natura. Il caos non va governato o dominato, ma inteso compreso ed incluso, reso partecipe del nostro modo di superare il Caos. Gli dei non possono cambiare il Caos (il destino) perchè sarebbe come cambiare se stessi, è il Caos la legge della loro natura, va solo compresa ed eseguita. Un Gesù che si rende carne (il Dio che si materializza) e si assoggetta come Uomo alla legge della Morte (Un Dio che fallisce) è la più alta espressione di perfezione e comprensione della divinità Umana.


DAL CAOS AL ORDINE
Dal caos in seguito nacquero altre divinità: L'erebo, era l'abisso, fatto di tenebre, impenetrabile, senza fondo che copriva il tutto (nella Bibbia è il Caos primordiale). Da qui nacque anche la Notte, anch'essa buia e misteriosa, ma era grembo di riposo e ristoro, portatrice del sonno e dei consigli nel sogno, una voce nell'abisso cupo primordiale. Dopo nacquero le tre sorelle fatali, sempre dal buio, erano le Moirè o Parche, le ministre principali del Destino, figlie della Notte e del Erebo. Infine l'ultima coppia contrastante, per cosi dire, negative: la Discordia sempre testarda e Vecchiaia, ultima istanza di Caos che da tutto il suo essere Yin (negativo). Giunti a questo punto il Caos sprigiona il suo lato positivo, nacquero le divinità più clementi: in primis la Concordia che teneva la testa a Discordia, dal loro Bilanciamento ed equilibrio, si crea lo spazio per le divinità creative Amore o Eros che fanno sorgere da Erebo il meglio e infine il Giorno che tiene la mano a Notte. Mancano però le divinità che tengano testa alle moirè!!! Le teogonie greche non ne fanno alcun riferimento, ma si passa subito al sorgere della Terra (Gea) e del Cielo (Urano) che insieme accolgono tutte le potenze e lasciano spazio al delineamento del Cosmo o Universo, facendoci vedere l'Ordine, la creatura più perfetta che esce dal Caos.

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